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Sentenza Tribunale di Napoli 19 settembre 2025 n. 8135: diritto del singolo condomino di visionare la documentazione condominiale

  Premessa Il Tribunale di Napoli (Sez. VI Civile), con la sentenza n. 8135 del 19 settembre 2025 , ha chiarito i limiti del diritto del condomino di accedere alla documentazione condominiale , rigettando la richiesta di un proprietario che pretendeva la consegna diretta dei documenti da parte dell’amministratore. Secondo i giudici, il diritto del singolo condomino si sostanzia nella visione dei documenti condominiali e nell’ estrazione di copia presso i locali di conservazione , non in un obbligo generalizzato dell’amministratore di ricercare, fotocopiare e spedire il materiale su semplice richiesta. 1. Quadro normativo di riferimento Le principali norme applicabili sono: Art. 1130 c.c. : disciplina i compiti dell’amministratore di condominio e l’obbligo di tenuta dei registri. Art. 1129 c.c. e art. 1130-bis c.c. : regolano il diritto dei condomini all’informazione e alla visione dei registri condominiali . 2. Sentenza n. 8135/2025: fatti e motivazione Il ricorre...

 


Convocazione dell’Assemblea Condominiale da Parte dei Condomini: Modalità, Criticità e Limiti

Introduzione

La convocazione dell’assemblea condominiale è un momento fondamentale per la gestione corretta e trasparente del condominio. Sebbene di norma spetti all’amministratore, anche i singoli condomini – al ricorrere di precise condizioni – possono richiederne la convocazione.
In questo articolo analizziamo quando e come i condomini possono convocare l’assemblea, quali sono i limiti previsti dalla legge, quali criticità possono emergere e come evitarle.

Chi può convocare l’assemblea condominiale

In base all’art. 66 delle disposizioni di attuazione del Codice Civile, la convocazione dell’assemblea spetta principalmente all’amministratore. Tuttavia:

  • i condomini che rappresentano almeno un sesto del valore millesimale dell’edificio possono chiedere formalmente all’amministratore di convocare l’assemblea su determinati punti all’ordine del giorno.

Se l’amministratore non provvede entro dieci giorni:

  • gli stessi condomini richiedenti possono procedere direttamente alla convocazione.

Questa facoltà rappresenta uno strumento essenziale per evitare l’inerzia dell’amministratore o per portare all’attenzione dell’assemblea questioni urgenti o trascurate.

Modalità corrette di convocazione da parte dei condomini

Per evitare contestazioni, la convocazione deve rispettare le stesse forme previste per l’amministratore, quindi:

1. Notifica scritta

La convocazione deve essere inviata tramite:

  • raccomandata A/R

  • PEC

  • fax

  • consegna a mano (con ricevuta firmata)

La semplice comunicazione informale o tramite chat non è sufficiente.

2. Rispetto dei termini minimi

La legge richiede un preavviso di almeno cinque giorni per permettere a tutti i condomini di partecipare e prepararsi.

3. Ordine del giorno chiaro e dettagliato

Gli argomenti da discutere devono essere elencati con precisione, ad esempio:

  • lavori straordinari

  • revisione bilancio

  • sostituzione amministratore

  • problemi strutturali

  • regolamento condominiale

Un ordine del giorno generico o incompleto può rendere annullabile l’assemblea.

4. Indicazione di luogo, data e orario

L’assemblea deve svolgersi in un luogo idoneo a garantire la partecipazione dei condomini e la regolarità della riunione.

Criticità più frequenti

Convocare un’assemblea condominiale senza l’intervento dell’amministratore può generare situazioni delicate. Le criticità più comuni sono:

- Convocazione irregolare

Una comunicazione inviata a un indirizzo errato o non rispettosa dei termini può portare all’annullamento delle delibere.

- Mancata indicazione dei millesimi richiedenti

Occorre dimostrare di rappresentare almeno 1/6 dei millesimi. In assenza di tale prova, l’assemblea può essere ritenuta illegittima.

- Scelta di un luogo non accessibile o non idoneo

La riunione deve svolgersi in un contesto che garantisca ordine, sicurezza e possibilità di partecipazione.

- Ordine del giorno vago

Senza una chiara indicazione dei punti da trattare, le delibere possono essere impugnate anche dai condomini assenti.

- Conflitti con l’amministratore

Procedere alla convocazione senza rispettare forme e termini può generare attriti e contenziosi.

Quali sono i limiti imposti dalla legge

I condomini possono convocare l’assemblea, ma non possono sostituirsi all’amministratore nelle attività successive, come:

  • gestione esecutiva delle delibere;

  • attività amministrativa continuativa.

Inoltre, la convocazione diretta da parte dei condomini è ammessa solo quando l’amministratore non agisce in risposta a una richiesta formale.

Consigli pratici per una convocazione efficace e inoppugnabile

  • Redigere una comunicazione formale scritta, con allegata la prova dei millesimi rappresentati.

  • Rispettare scrupolosamente modalità e termini previsti dalla normativa.

  • Preparare un ordine del giorno preciso e dettagliato.

  • Conservare tutte le ricevute di invio e consegna.

  • Scegliere un luogo adeguato, comodo e sicuro.

  • Nominare un presidente e un segretario al momento dell’assemblea.

Conclusione

La convocazione dell’assemblea condominiale da parte dei condomini è un diritto importante, pensato per garantire una gestione trasparente e attenta delle parti comuni. Tuttavia, per evitare impugnazioni e conflitti, è essenziale rispettare ogni passaggio formale previsto dalla normativa.
Seguendo le modalità corrette e prevenendo le criticità più comuni, i condomini possono contribuire in modo determinante al buon funzionamento della vita condominiale.



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